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Non è un mistero che oggi il nostro ecosistema viva un periodo di grande difficoltà e sofferenza. Sebbene l’agricoltura sia la fonte primaria di nutrimento per gli esseri umani, secondo un rapporto della Food and Land Use Coalition (FOLU), essa è anche “fonte di stress per gli ecosistemi e di rischio per le biodiversità”.
Il consumo di acqua, l’utilizzo di pesticidi, gli allevamenti e le colture intensive, le emissioni di inquinanti dovuti ai combustibili, sono solo alcuni dei fattori che attribuiscono questo triste primato all’agricoltura.
Si sviluppa oggi quindi la necessità di un nuovo approccio, un cambio nel paradigma produttivo, in favore di logiche in grado di conservare l’ecosistema del suolo dal punto di vista chimico-fisico e di biodiversità. Un approccio volto alla sostenibilità ambientale, come quello dell’agricoltura conservativa e rigenerativa.
Con questi termini ci riferiamo a pratiche che rigenerano il suolo piuttosto che impoverirlo, riducono l’emissione di carbonio e combattono i cambiamenti climatici. Le più diffuse di queste pratiche sono:
Queste e tante altre pratiche sono diffuse da tempo e continuano ad evolversi. Ma come possiamo anche noi dare una mano? Anche le macchine agricole possono fare attivamente la loro parte.
La meccanizzazione agricola concorre positivamente al cambio di paradigma. La necessità sempre più impellente è quella di progettare e realizzare nuove macchine che meglio si adattino ad un approccio di agricoltura sostenibile.
Un primo intervento nella progettazione e nell’utilizzo di trattori e attrezzi agricoli ha uno scopo ben preciso: non intaccare la struttura chimico-fisica del suolo. Come? Adottando tecniche di lavorazione del terreno meno intensive, che si concentrino sullo strato superiore senza rovinarlo. Una tecnologia trattoristica sviluppatasi in tal senso è il sistema di tele-gonfiaggio degli pneumatici, progettato per permettere all’operatore di ridurre la compattazione del suolo diminuendo la pressione degli pneumatici quando si deve entrare in campo e aumentandola quando si deve circolare su strada, il tutto comodamente dal posto di guida.
Landini è in prima linea per sviluppo di tecnologie migliorative e che favoriscano la sostenibilità; il sistema EazyGrip ne è solo un esempio. Disponibile sui modelli della Serie 7 questa soluzione, operata via ISObus, regola la pressione desiderata arrestandosi automaticamente al raggiungimento del livello pre-impostato, riducendo la compattazione del terreno, i consumi di carburante, l’usura degli pneumatici ed ottimizzando quindi la produttività del suolo.
Scopri di più circa la gestione degli pneumatici e il sistema EazyGrip.
Ciò che ha sempre caratterizzato Landini è il desiderio di innovazione che, dalla nascita dell’azienda nel 1884, guida la ricerca e lo sviluppo di trattori e tecnologie.
Oggi questa passione si rivolge con serietà e impegno alla sfida più importante del nostro tempo: la sostenibilità. Il nostro obiettivo è restituire al pianeta un futuro migliore e per farlo abbiamo sviluppato una serie di soluzioni digitali che rendono le nostre macchine e il tuo lavoro più eco-friendly.
Ogni trattore Landini è dotato di un abbonamento annuale a Digital Solutions in grado di monitorare le colture e le rese, di aumentare la produttività, di contenere i costi, di ridurre i consumi di acqua e l’utilizzo di sostanze chimiche. Un altro importante traguardo è quello della motorizzazione Full Hybrid, soluzione che abbiamo raggiunto sulle gamme specialistiche, ma che vogliamo ampliare sempre di più.
Siamo al vostro fianco per un lavoro più efficiente e al fianco dell’ambiente per un futuro più sostenibile.
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